...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

martedì 18 marzo 2014

a te.

da piccoli ci fanno fare i lavoretti, tipo all'asilo, con il cartoncino colorato, qualcosa da appiccicare con la colla pritt e la frase convenzionale, che ne so:"al papà migliore del mondo"... e diciamocelo, sono anche parecchio brutti. 
Si perchè da piccoli si colora fuori dagli spazi, di scrivere, a parte il nostro nome, non se ne parla, ci danno per ritagliare quelle forbici stondate e ne viene fuori un mezzo Picasso puerile.
E che poi il papà del caso, quello migliore del mondo per noi, quel lavoretto abominevole lo appende al frigo, o se lo porta in ufficio tutto tronfio, che l'ha fatto la sua bambina, quello... 
io sono per lui la sua bambina da 32 anni. 
ci sono volte in cui lo rimprovero di chiamarmi così anche davanti agli estranei. 
L'ha fatto anche sabato scorso, alla partita della squadra di RR e mio Fratello, che io ero con i due cani, lui salutava un conoscente ed alla fine dice "ciao, buon pomeriggio, torno dalla mia bambina". 
io sono la sua bambina.
 e lui è il mio papà. 
Domani sarò a Roma, per la convention... così lo scrivo oggi, che senza di lui la mia vita non sarebbe com'è oggi. 
Che se quest'anno è stato tanto meraviglioso è anche grazie a lui, che mi ha presa per mano e mi ha accompagnata in questo viaggio.
 che ogni tanto è un orso ed è burbero con tutti tranne che con me e con Mattia, che chiama ancora Bimbo o Chicco... che è sbadato e dimentica le cose, perde le chiavi ogni 10 giorni, ha comprato quanti paia di occhiali negli ultimi anni? per poi ritrovarli sempre, sotto la sella dello scooter o sul sedile della macchina. Che ha troppi anni per andare in giro con la sua moto, ma lui anche con 3 gradi, lo vedi sempre in sella. 
che non smette di lavorare anche se la schiena gli fa male e cammina tutto storto ed io vorrei che rallentasse.
Perché  succede, che smetti un po di essere il figlio che vede il genitore invincibile e diventi quel figlio che guarda i genitori con una tenerezza nuova, con un filo di preoccupazione, di apprensione. Lui, che per colpa del suo lavoro è molto conosciuto, qui al paesello. 
Ed ho detestato essere "la figlia di..." per tutta la mia adolescenza. Perchè non avevo privacy, perchè si sapeva sempre dove ero e con chi e per una 20enne, ditemi, può esistere di peggio? che ti vedono in giro e 10 minuti dopo papà lo sa.
 Ed ora lo dico tutta fiera, invece, che lui è il mio papà. 
Lo stesso papà che finchè ho vissuto a casa sua alle 2,30 si rientrava, tassativo. che mi aspettava sul divano e quando sentiva le chiavi nella toppa accendeva il televideo per controllare l'ora. 
quello che mi rimprovera ancora oggi perchè non so bene le tabelline, ma che loda la mia creatività in modo imbarazzante, come se fossi la più brava a fare tutto di tutto il mondo. 
Che troppo spesso non è obbiettivo.
Che è entrato in discoteca con le ciabatte perché ero in ritardo e i miei amici ne ridono ancora oggi. 
Che mi ha progettato la casa e poi mi ha aiutato ad affittarla. 
Che se chiamo risponde sempre, corre sempre, c'è sempre.


 Il mio papà...

mercoledì 5 marzo 2014

io c'ho il premio!


c'ho il premio e devo dire grazie alla simpaticissima Wannabe Figa che se non la conoscete: cosa state aspettando? perchè è l'occasione per una lettura ironica, intelligente e divertente.
allora, le regole sono le classiche dei Liebster Award, quindi:
  1. Ringraziare chi ti ha nominata
  2. Rispondere alle sue dieci domande
  3. Nominare almeno dieci bloggers con meno di 200 followers
  4. Comunicare la nomina
  5. Proporre dieci domande per i nominati

Fatti i dovuti ringraziamenti, mi accingo a rispondere alle dieci domande della mia amica virtuale:
  1. Qual è la tua città del cuore? Torino, per mille motivi più uno.
  2. Un tuo pregio e un tuo difetto. Sono un tantino irascibile...un filino appena, ma perdono e dimentico, entrambe le cose molto in fretta, forse anche troppo.
  3. Se fossi un animale saresti...? il mio cane Rocco. Se lo conosceste -e conosceste mia suocera- capireste perchè. (non scelgo Ridge perchè non gode degli stessi trattamenti di favore, ma proprio per questo io lo amo) 

  4. Il tuo cantante preferito? Robbie. Al cuore non si comanda. 


5. Sei mai stato/a innamorato/a? per fortuna si. Ed anche per sfortuna.
6. Il tuo sogno ricorrente? sogno poco e quel poco lo dimentico.
7. Bevi caffè? Se sì, come schiumato senza zucchero.
8. La tua vita fra vent'anni?RR, io e due figli adolescenti. Due maschi, temo.
9. Cambieresti qualcosa di te?il metabolismo!
10. Posizione preferita a letto? sono per il comando....

mi perdonerete per la decisione di non nominare a mia volta...
Di seguito le mie domande e leggerò con estremo piacere le risposte di chiunque abbia voglia di farlo, qui o sul suo blog.

1. Cosa c'è sul tuo desktop?
2. isola deserta, tu il sole, il mare e tre oggetti: quali?
3. Il giocattolo della tua infanzia che hai ancora con te o vorresti avere.
4. i vestiti che metti quando devi sentirti bellissima|o
5. cosa mangi a colazione?
6. Per me le carote crude sono il male, le odio, le detesto, c'è un cibo che proprio non fa per te?
7. il tuo mezzo di trasporto...
8. il tuo vezzo di bellezza (anche per gli uomini, su, anche mettersi il gel è un vezzo!)
9. sneakers, ballerine o tacco 12? (per le donne: cosa indossate? per gli uomini: cosa preferite?)
10. Ho un due giorni liberi, che città italiana visito?


Vi abbraccio.
G



sabato 1 marzo 2014

Parola del giorno: COERENZA


RR ed io siamo usciti incuranti di pioggia ed intemperie alla ricerca di una bici per me. 
Si di una bici.
Si piove.
Si fa freddo.
E si, io voglio una bici e vorrei anche usarla. 
Comunque la bici doveva essere:
- bianca
- vintage quanto basta
- hipster quanto basta
- economica quanto non basta mai
- con uno (o più) cestini di vimini sul davanti

Il tutto non necessariamente in questo ordine.

Ho trovato una bici:
- nera
- nuova di pacca con 7 rapporti e la plastica integra sul sellino
- hipster, quello si.
- con un cestino nero di ferro
- euro 229 
La signora, gentile, ma con una ricrescita grigia imbarazzante su dei capelli inspiegabilmente grigio topo ed i denti giallissimi, ma gentile, mi ha gentilmente detto che con l'aggiunta del cestino di vimini che piace a me, il porta cestino e cazzi e mazzi si arriva, comodi comodi, a 270 euro. 
Esattamente quello che avevo intenzione di spendere io. Come no.
Il problema è che, ovviamente, mi piace tantissimo e so già che tutte quelle che vedrò da qui in avanti faranno"cagarissimo" -come dice la mia mamma- e che alla fine la comprerò, la userò 10 volte ed in quelle 10 volte pioverà dopo 10 minuti dalla mia uscita di casa ed alla fine me la ruberanno dalle cantine come l'altra, lo so. 
Dopo un febbraio difficile, che difficile è dire poco, avere questa scelta così futile che mi attanaglia mi fa sentire leggera. 
Per me marzo è primavera e che mi porti la bici o no, marzo è avvertito: ho grandi aspettative su di lui...


Ps: per quelle poche che me l'avevano chiesto ecco il bagno finito. Manca lo specchio, è piccolo, ma è mio e di RR ed io lo adoro.