Si perchè da piccoli si colora fuori dagli spazi, di scrivere, a parte il nostro nome, non se ne parla, ci danno per ritagliare quelle forbici stondate e ne viene fuori un mezzo Picasso puerile.
E che poi il papà del caso, quello migliore del mondo per noi, quel lavoretto abominevole lo appende al frigo, o se lo porta in ufficio tutto tronfio, che l'ha fatto la sua bambina, quello...
io sono per lui la sua bambina da 32 anni.
ci sono volte in cui lo rimprovero di chiamarmi così anche davanti agli estranei.
L'ha fatto anche sabato scorso, alla partita della squadra di RR e mio Fratello, che io ero con i due cani, lui salutava un conoscente ed alla fine dice "ciao, buon pomeriggio, torno dalla mia bambina".
io sono la sua bambina.
e lui è il mio papà.
Domani sarò a Roma, per la convention... così lo scrivo oggi, che senza di lui la mia vita non sarebbe com'è oggi.
Che se quest'anno è stato tanto meraviglioso è anche grazie a lui, che mi ha presa per mano e mi ha accompagnata in questo viaggio.
che ogni tanto è un orso ed è burbero con tutti tranne che con me e con Mattia, che chiama ancora Bimbo o Chicco... che è sbadato e dimentica le cose, perde le chiavi ogni 10 giorni, ha comprato quanti paia di occhiali negli ultimi anni? per poi ritrovarli sempre, sotto la sella dello scooter o sul sedile della macchina. Che ha troppi anni per andare in giro con la sua moto, ma lui anche con 3 gradi, lo vedi sempre in sella.
che non smette di lavorare anche se la schiena gli fa male e cammina tutto storto ed io vorrei che rallentasse.
Perché succede, che smetti un po di essere il figlio che vede il genitore invincibile e diventi quel figlio che guarda i genitori con una tenerezza nuova, con un filo di preoccupazione, di apprensione. Lui, che per colpa del suo lavoro è molto conosciuto, qui al paesello.
Ed ho detestato essere "la figlia di..." per tutta la mia adolescenza. Perchè non avevo privacy, perchè si sapeva sempre dove ero e con chi e per una 20enne, ditemi, può esistere di peggio? che ti vedono in giro e 10 minuti dopo papà lo sa.
Ed ora lo dico tutta fiera, invece, che lui è il mio papà.
Lo stesso papà che finchè ho vissuto a casa sua alle 2,30 si rientrava, tassativo. che mi aspettava sul divano e quando sentiva le chiavi nella toppa accendeva il televideo per controllare l'ora.
quello che mi rimprovera ancora oggi perchè non so bene le tabelline, ma che loda la mia creatività in modo imbarazzante, come se fossi la più brava a fare tutto di tutto il mondo.
Che troppo spesso non è obbiettivo.
Che è entrato in discoteca con le ciabatte perché ero in ritardo e i miei amici ne ridono ancora oggi.
Che mi ha progettato la casa e poi mi ha aiutato ad affittarla.
Che se chiamo risponde sempre, corre sempre, c'è sempre.