tornata alla vita di sempre, dopo una vacanza a base di spritz, mare, passeggiate (e amore, posso dirlo o sono mielosamente schifosa?).
Tornata alla vita con lo scazzo atomico che al lavoro è sempre peggio, mi sono messa a stecchetto che lo spritz non è esattamente come bere una tisana (o due, o tre...) e da stare tutto il giorno insieme si è tornati a vedersi la sera, stanchi, che ancora si devono portare fuori i cani (che sono bravi) per poi addormentarci sul divano senza aver finito di vedere un film.
a parte che, ovviamente, la vacanza è andata benissimo, sono a corto di argomenti, sarà il mal di testa imperante. Sarà che sto aspettando l'armadio della stanzaarmadio (che volesse dio arriverà domani) per smetterla di vivere come una campeggiatrice, che non c'ho l'età. E' arrivata la lavatrice e mi è venuta la sindrome ossessivo-compulsiva da bucato cronica, che questa lavatrice da tanti euro ha questo programma "rapido 15", per il bucato di tutti i giorni in soli 15 minuti e mi sento potente...
non so se mi sentirò altrettanto potete all'arrivo della bolletta, ma fino ad allora mi godo l'ebrezza dell'adrenalina che solo una lavatrice nuova può dare, donne capitemi.
E' un po che c'ho questo sassolino nella scarpa, di dire due paroline ( o scrivere) a questa amicaBionda che un tempo mi leggeva ed ora non so, per dirle quanto mi ha lasciato attonita la scena alla quale ho dovuto assistere durante il nostro ultimo incontro.
Ora scrivo, di getto, senza pensare e poi decido se pubblicare o no...
magari resterà in
bozze per un po, questo post, per poi finire nel cestino. O forse no.
Sta di fatto che accade, volente o nolente, che quando un'amica si fidanza ( e si innamora), un po sparisce.
L'abbiamo fatto -
e subito- a vari livelli, e con differente intensità, credo, tutte, almeno una volta.
Un anno fa questa mia amica con il nome di un fiore conosce questo barbuto giovane ragazzo e si innamora. Eravamo inseparabili, io e lei, sempre una a casa dell'altra...a fare nulla, il più delle volte. E lei è passata dallo stare con me allo stare con lui. In gergo tecnico, si direbbe: è sparita.
Sticazzi.
Non sono mai stata tanto contenta.
Si è innamorata, è andata a convivere, ieri l'ho incontrata con lui ed uno dei due cani meravigliosi che hanno raccolto da un canile lontano e sono bellissimi, sono felici ed io sono felice per loro.
Perchè -forse- così dovrebbe essere.
Forse, però, che io non sono nessuno per dare lezioni.
Ora, questa mia amicaBionda era un pò la
me di un anno fa, eravamo spesso insieme, si usciva, si andava a cena, si prendeva un apertivo e ci si telefonava...roba da donne sulla trentina...
Poi io conosco RR, una sera che lei non c'è...ed il resto è storia, insomma, storia recente, ma pur sempre storia.
Io la chiamo, per un po (
non assiduamente, non come prima, che non mi voglio santificare), ci tengo che esca con me e gli amici di RR, che
magari, dico io,
conosci qualcuno di interessante.
dopo i primi titubanti "si", forse detti tanto per dire, arriva la confessione: che lei non è che voglia uscirci, con gli amici di RR, perchè sono più giovani di lei (parliamo di 34/35 anni contro i suoi 40....).
Lo ammetto, perchè se non lo ammetto qui, non saprei dove dirlo, la confessione mi ha stizzito.
Perchè in un'epoca in cui gli uomini interessanti sono in via di estinzione, in una città dove, temo, se non si sono già estinti, poco ci manca; mi dispiace che ci siano ancora donne come lei, belle davvero, spiritose davvero, in gamba davvero, che possano permettersi di fare simili selezioni. Stupide selezioni, lo dico senza offesa.
Sarà che io ho sempre avuto questa sete di conoscenze nuove, così rare al paesello, che non me ne capacito, di come sia possibile snobbare una simile "occasione" (detto senza pretese, che non si parla di Agnelli Jr e della sua cricca).
Così, lo ammetto, che già i contatti si erano un po affievoliti, dopo cotanto proclama, si diradano ulteriormente fino a farsi nulli, se non per un mio messaggio, con ulteriore invito e veloce ragguaglio sulla storia con RR che procede a gonfie vele; con risposta di lei vagamente cinica, che recita più o meno così:
"immaginavo che le cose con RR andassero bene, visto che non ti ho più sentita...".
Ok, colpita ed affondata.
Faccio i dovuti meaculpa, fatti e strafatti, ma cosa devo fare, amica, ti vengo a prendere in braccio? ti tiro per le orecchie? per i capelli? per i piedi? vuoi una carrozza trainata da cavalli bianchi? un invito con sigillo reale? uno in carta bollata?
dopo il preambolo (lungo, lo so, maledetto dono della sintesi mancato) arriviamo al famoso episodio incriminato.
Sabato sera, RR ed io raggiungiamo amici in uno dei -pochi- locali del paesello, entriamo per ordinare e le vedo, lei ed una sua amica, impalate come statue sullo sfondo del locale, nel "loro" angolo di bancone, che da li non ci muoviamo, sia mai...
ingenuamente sorrido, ingenuamente vado loro incontro, ingenuamente comincio a notare che lei, invece, non sorride, anzi, borbotta. Più mi avvicino, più borbotta.
Saluto prima la sua amica (anche mia, carina e gentile, oltretutto) e lei continua imperterrita a darmi le spalle ed a borbottare. Ora non può più evitarmi, le sono vicina, pronta a baciarla, ma lei continua a parlottare tra se mentre io -ingenuamente sorridente- le chiedo come va... borbotta ancora qualcosa, si pulisce le mani dalle briciole di patatine e...
mi stringe la mano. Bofonchio un imbarazzato "come va" e non ottengo risposta, forse un mugugno. Mi stringe la mano lasciando il mio bacio di saluto a mezz'aria. Mi stringe la mano, si gira dandomi nuovamente le spalle e riprende da dove aveva lasciaro, dalle sue patatine. Le stringo la mano raggelata.
E vado via.
Allora, ho sbagliato? sono sparita? scusa.
Ho tante amiche felici che mi sia accaduto, felici di sentirmi meno perchè mi sono innamorata.
Ho tante amiche che per il piacere di vedere me - ed io loro- mi condividono con RR, con i suoi amici, come io condivido loro con compagni, mariti, figli.
quindi dai, diciamo che ho sbagliato - ma che sia chiaro, io al posto tuo mi sarai comportata diversamente, e l'ho anche fatto, in passato- diciamo che ho sbagliato e che sono un'amica di merda.
Sono un'amica di merda.
Lascio a te il giudizio su te stessa.
ho scelto per il tasto "pubblica", dopo dovrò scontarla.