...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

lunedì 3 febbraio 2014

bentornata a me (?)

Inizio oggi a scrivere questo post, che si preannuncia lungo e tortuoso, ma non lo so, lo giuro, quando potrò finirlo. Aspettatevi quindi bruschi cambi di direzione, voli pindarici senza un senso apparente e anche un po del mio solito, sano, delirio. 
Non ho ancora deciso cosa farò con il blog, che di fatto è entrato prepotentemente nel mio privato e quindi, per ora, credo che scriverò con un taglio diverso da prima, perché io sono diversa da prima e tutto cambia, ora posso riprendere da dove avevo lasciato e tornare a fare di questo spazio il mio spazio sul mondo e nel mondo, in attesa di decidere cosa fare.
RR, Ridge, Rocco ed io ce la caviamo alla grande. 

Abbiamo appena finito di ristrutturare il bagno “bello”, che di bello prima non aveva nulla, ed è stata una fatica immane. 
E’ stato faticoso scegliere i rivestimenti, i sanitari, i pavimenti…e soprattutto è stato faticoso pulire dopo, dopo che i muratori hanno tagliato la KERLITE, questa cosa che si è scelta per i rivestimenti, con il flessibile, nel bel mezzo del salotto. 
Ecco, questo ha avvalorato prepotentemente la mia teoria che fare i lavori in casa quando già ci vivi è da pazzi furiosi. 
Ora comunque il bagno è bellissimo e non appena verrà piazzato il lampadario verrete omaggiati di ampia documentazione fotografica, che so che morite dalla voglia di vederlo (dite si!) 

Voglio –si, ho detto voglio!- una bici. Di quelle vecchie, non vintage, proprio vecchia, bianca, cigolante e con i cestini a cestino. 
Ne avevo una, tempo fa, brutta, vecchissima e fantastica. La usavo per fare su e giù dalla stazione a casa quando facevo la pendolare e lavoravo per le Olimpiadi di Torino 2006 (che anni bellissimi, quelli!). 
Poi sono andata a vivere da sola e Padre, chissà perché, l’ha regalata ad una loro vicina di casa perché la portasse alla sua casa al mare… no comment, per favore. Padre le fa queste cose, è l’uomo generoso per antonomasia, è la generosità, lui…ma regalare la mia scalcagnata bici comprata per 30 euro al cimitero delle bici ad una che se la porta nella sua casa al mare… Padre è così. L’altra, quella bella, comprata e pagata cara, quella me l’hanno rubata. 
Me l’hanno rubata dalla cantina. Qualcuno è entrato nel palazzo, è sceso nelle cantine e ha rubato indisturbato la mia bici. Ora capite che ne voglio una? 
RR ha detto –testualmente- che sto smerigliando i cogl….i con la storia della bicicletta. 
Questo significa che sono sulla strada giusta per averla, ancora un po di smerigliamento e sarà mia! 

A proposito di ladri, vi do un consiglio: se i vostri genitori sono in vacanza in Thailandia per i loro 35 anni di matrimonio, il vostro fidanzato e vostro fratello sono a Torino a vedere Juventus- Real Madrid, se suona l’allarme di casa dei vostri genitori e la loro vicina ottuagenaria vi telefona dicendo che in casa ci sono le luci accese, ecco, se vi succede non entrate in casa. 
In altre parole: non fate come ho fatto io, che colta di sorpresa, mezza addormentata sul divano, un po’ per abitudine (l’allarme dei miei non ci pensa due volte a suonare), o per chissà quale astruso motivo, mi sono trascinata di corsa fino a casa loro, con il telefono che squillava: i miei genitori da Puket, ed erano le 3 del mattino da loro, che volevano sapere cosa stava accadendo, la vicina, mio fratello, RR, la chiamata automatica dell’allarme, tutti a telefonare a me, nello stesso momento…ed io che senza pensare salgo le scale a due a due e in un attimo mi ritrovo nell’ingresso di casa dei miei, illuminato a giorno, con l’allarme che suona ancora e…nulla fuori posto. 
L’allarme ha salvato la casa, i ladri sono scappati lasciando tutto acceso e la porta aperta, ma senza bottino.
 Cosa ve lo dico a fare, che ho avuto gli incubi per svariate notti.

 Ora lo so che susciterò l’ira e l’inorridimento di molti di voi, che come me amano smodatamente e smisuratamente leggere: ho comprato il KINDLE e lo amo. 

Lo so, li per li può essere difficile da accettare, come idea, ma io lo amo. Mi porto sempre dietro decine di libri e pesa poco, pochissimo, sta nella borsa e mi vuole bene, si vede. 
È un amore corrisposto, il nostro. 
E si, lo so, non c’è la carta da sfogliare, da annusare. Non lo puoi riporre li nella tua bella (e straripante) libreria e riguardarlo con occhi sognanti…ma io lo amo lo stesso. 
E’ stato l’acquisto compulsivo più azzeccato di sempre. Giuro. 

Il mio lavoro fa sempre più schifo. So che non ne parlo mai, o ne parlo poco, del mio lavoro. Ma c’è e non è che sia un granchè. Ora vi svelerò cosa faccio, senza fare nomi, perché lavoro per una grandissima azienda nazionale, una delle più grandi, ed è meglio non fare nomi: mi occupo delle relazioni che intercorrono tra suddetta azienda e le pubbliche amministrazioni locali, 80 comuni sul territorio e le grandi aziende municipalizzate della zona. 
Ed è dura, durissima. 
In sostanza passo le giornata e gestire lamentele, critiche ed a cercare – il più delle volte invano- di risolvere grane –grosse-, che se mi va male finiamo sul giornale un’altra volta. 
Ho 32 anni e sono un quadro direttivo, di questa azienda. 
Lavoro qui dalla fine dei giochi olimpici del 2006 e ho un contratto a tempo indeterminato e uno stipendio che non mi fa ricca, ma mi rende tranquilla. E questo basta a farmi alzare alle 7 tutte le mattine, a farmi accendere il telefono aziendale, a farmi sedere a questa scrivania con la foto mia e di mio fratello da bambini che mi a guarda e la palla di Roma con la neve, che mi ha portato mio fratello quando è andato a Roma e io gli ho chiesto di portarmi la cosa più pacchiana che riusciva a trovare.
Se questo è il buono e tutto il resto è lo schifo, è a questo che mi aggrappo per non essere ingrata ed ipocrita. E grazie che c’è, questo lavoro. Fa schifo, me lo tengo e mi sforzo pure di lamentarmi poco, che non si sa mai. 
Ma fa abbastanza schifo, che si sappia. 

La mia amica Piggy ed io volevamo iscriverci in palestra. Ci siamo caricate a vicenda via WathsApp per settimane, al grido “vogliamo il sedere al posto delle scapole”, fino ad arrivare agguerrite all’ingresso della palestra, frenare bruscamente, girare i tacchi e scappare a gambe levate. 
Non fa per me, l’ambiente della palestra, proprio non fa per me. 
Dalle vetrate (ovvero da tutte le pareti della palestra) si vedevano uomini incanottati e donne leggins munite intente a fare tutto fuorchè allenarsi: in palestra non si va per dimagrire, così temo. 
E così per ora abbiamo optato per lo step ed il tapis roulant che abbiamo in casa io ed RR quando il tempo è brutto e per corsa e passeggiate quando non piove…la scelta mi ha portato ad una triste e sconsolante verità: non credo che avrò mai il sedere al posto delle scapole.
 
Ho passato settimane a crucciarmi sulla possibilità di fare questo: 

un taglio drastico, netto, coraggioso.
 Ho prenotato dalla mia parrucchiera di fiducia, sono entrata, mi sono seduta e ho tagliato…le punte e la frangia. 
Morale: non sono coraggiosa. 
La mia sansonica chioma, per ora, resta dov’è. 

La mia amica J diventerà mamma per la seconda volta. 
Data presunta per il parto 7/08/2014: il giorno del mio compleanno. 
Nascerà un leoncino/a che sarà bellissimo come la sua prima bimba e con un carattere di merda, come me. La mia amica J è una di quelle persone da cui noi persone grigie dovremmo prendere esempio. 
E’ che potrebbe sembrare "effimera" e forse a volte lo è, ma la verità è che nella sua leggerezza lei affronta le cose con una semplicità, una positività, una gioia che poi, per forza, le cose le vanno bene. In lei è racchiuso tutto quello che nel libro “the secret” è chiamato pensiero positivo. E chi mi legge da un po sa come le mie opinioni a riguardo siano spesso controverse e in contrapposizione. 
Poi guardo lei e mi dico che a pensare positivo forse non si attiva la legge di attrazione universale, ma certo si vive meglio.

 E da questa base, parto per mettere in campo le mie energie volte alle grosse novità potrebbero sconvolgere la mia vita in questo 2014 che verrà.
 Ci sto lavorando e presto vi darò maggiori dettagli in merito, tutto il resto è piccola cronaca e suvvia, quello di interessante –poco- che c’era da dire si è detto, la verità è che forse da scrivere davvero avevo proprio poco, era la voglia di scrivere, che era diventata incontenibile.

16 commenti:

  1. Cercavo di entrare sul tuo blog per leggere le ultime novità e mi diceva che non era autorizzata. PANICO!
    Giulia, non è che ci vuoi levare la gioia di vedere il bagno nuovo?
    Comunque, io ero convinta che lavorassi in pubblicità o una cosa di questa.

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    1. Il destino del blog è in divenire, ma
      Figurati se tu sei in discussione ;-D
      Una cosa l'ho capita: mi immaginavate a fare un lavoro Figo!!!!

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    2. Ma almeno sei laureata in comunicazione o cose simili?

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    3. Un percorso di utilissimi studi in lettere contemporanee, rientra tra le "cose simili"?

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  2. Ma sai che ero convintissima lavorassi per una grande casa editrice? O, comunque, nell'ambito editoriale/culturale.
    Io sul lavoro non posso fare commenti, ne ho uno ancora per pochi mesi e poi chissà, sono sottopagata e spesso frustrata perchè faccio una cosa per la quale basterebbe un diploma e non un master in uno dei più prestigiosi Collegi eurpei, però...però sento che faccio qualche cosa di bello e di utile al sistema, E quando vedo i bambini ma anche gli adulti che ascoltano con gli occhi sgranati le mie storie africane o indiane, penso che alla fin fine la vita è ancora bella e ci sono ancora cose per le quali vale la pena educare dei figli.

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    1. Che bello Bi! Che bello avere anche piccole soddisfazioni che ti facciano sentire che quel posto li nel mondo, che lo occupi tu, non è che lo occupi tu proprio a caso, che qualcosa di buono lo stai facendo! Per questo si, che vale la pena lavorare.
      Le case editrici io le foraggio, comprando 10 libri a settimana, dovrebbero assumermi ad honorem!

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  3. Dal parrucchiere faccio sempre così anche io. Entro determinata a cambiare look e farmi un taglio fighissimo e poi mi spavento e "ordino" la solita triste e monotona scalatura. Cuor di leone proprio. Roba che io non sarei manco entrata a casa dei tuoi con il pericolo ladri.
    Il lavoro da da mangiare, punto. Triste realtà ma è così. Pensa che a me il mio piaceva pure e me l'hanno tolto. Ora dovrò, sempre se ne troverò un altro, adattarmi a qualsiasi cosa. Questa è roba triste.
    Bentornata cara! :)

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    1. Abbastanza triste, cara Princess...poi magari il lavoro arriva, perché l'hai cercato, te lo meriti e sei super in gamba, arriva ed è pure Figo: questa è una cosa bella!
      Un abbraccio cara

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  4. io amante dei libri....ho comprato il kobo............e ne sono INNAMORATA PAZZA
    il lavoro non ne parliamo speriamo resista

    STE

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  5. Quei cani!
    Comunque l'amore per il kindle è incondizionato. I libri sono i libri ma come mi ha "migliorato" la vita 'sto aggeggino non è da sottovalutare.

    Alla fine tante belle cose nella vita. Semplici, che non calcoliamo, ma belle.

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  6. Concordo, mi ha alleggerito la valigia è migliorato la vita...

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  7. E niente.. ritrovarti è una gioia carissima :) ah che bei cani e che adorabile poltrona!
    Devo devo devo vedere il bagno.. non posso aspettare sappilo. Mi sembra che la tua vita stia procedendo bene e ne sono moooooooolto felice.
    Ps. io quel taglio l'ho fatto 7 mesi fa :) sono andata dal parrucchiere con la stessa identica foto e zac! poi ci ho preso gusto e li ho fatti ancora più corti ma questa è un'altra storia :)
    Non lasciarci troppo senza tue notizie mi raccomando.
    un abbraccio

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    1. tutta la mia invidia per il tuo coraggio...ma sto raccogliendo le forze, presto lo farò!
      un abbraccio cara

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  8. I cani sono fantastici!
    Io ho il Kobo, capisco l'amore ;)

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Si, lo voglio sapere cosa pensi. Si, anche se pensi male, anche se pensi niente. Lo voglio sapere...