Come quelle mattine che, non sai dire perché, ma sei di buonumore.
Quando quella canzone proprio non ti esce dalla testa, ma non ti da poi tanto fastidio, che canticchiarla durante la giornata ti tiene compagnia, ti fa sorridere.
Come quando uno sgarro alla dieta è concesso e la colazione al bar non ti è mai sembrata così bella, quel cornetto non è mai stato più buono.
Come quelle giornate limpide di un limpido che non ne hai memoria e quella luce, quell’aria d’inverno e quel cielo troppo azzurro ti fanno credere per un attimo di essere in un posto più bello.
Come quando ti viene da ridere e non sai perché.
E quando ti viene da piangere e dici di non sapere perché, ma il perché lo conosci benissimo.
Come quando ti lasci prendere in giro, perché ha ragione lui, parli troppo, sei buffa e vivi nel tuo mondo.
Come quando il sole entra dalla finestra dell’ufficio e la tua scrivania è più colorata.
E quando quel sole entra dalle finestre del salotto ti accorgi che il tuo nido è dove dovresti sempre essere ed il solo luogo in cui vuoi stare.
Quando le lenzuola sono pulite e profumano di lavanda che se chiudi gli occhi puoi sentirti galleggiare e da quel letto non ti alzeresti mai, potresti viverci, in quel letto.
Come quando il tuo cane ti appoggia la testa sulle ginocchia e chiude gli occhi, nella sua attesa di coccole silenziosa e senti che come ti ama lui non sarai mai amata e che il suo silenzio grida un affetto che potrebbe assordarti.
Quando la mamma ti fa una carezza che non ti aspettavi e ti sembra che la guancia bruci per un po, li dove lei ti ha toccato.
Quelle sere sul divano, con la coperta, il latte caldo e le candele accese, troppe candele accese che illuminano un angolo di mondo e tu pensi che no, non si può stare meglio di così.
Quella doccia che non vedevi l’ora di fare e la sensazione che fosse l’unica cosa importante nella vita, il profumo di un bagnoschiuma che evoca un ricordo che non sapevi di avere e quella crema che ti ha sempre lasciato la pelle così morbida?
Come quando entri in casa dei tuoi genitori, che solo li c’è quella luce, quel profumo.
E quando incontri gli occhi di tuo padre che sembra che siano sempre stati fissi sulla porta, in attesa di vedertela varcare. Come quando tuo fratello è nella sua stanza, non lo vedi, ma puoi sentirne la presenza come un graffio sulla pelle.
Quella mattina che i capelli ti stanno bene e tu non hai fatto nulla di diverso dal solito, ma loro hanno vita autonoma e decidono da se e quel giorno va così e non puoi che arrenderti alle loro leggi.
Quella mattina che hai gli occhi meno stanchi ed i jeans ti stanno un po più larghi.
Quando ti ricordano per il tuo profumo, quando ti dicono che piace il tuo profumo e tu hai sempre voluto essere riconosciuta da un profumo.
Quella passeggiata con il cane, che avevi voglia di farla, con la musica nelle orecchie e quella canzone, sempre la stessa, che la canticchi tra te e non ti importa se la gente ti guarda stranita.
Come quando l’aperitivo con le amiche ti lascia un senso di benessere che ti accompagna per qualche giorno, come una cura termale, come un balsamo per il cuore.
Quando qualcuno ti dice esattamente quello che avevi bisogno di sentirti dire e non lo sapevi.
Quando hai quella sensazione dentro, che non c’è niente che vada troppo bene, ma nemmeno nulla che vada troppo male e quella sensazione te la tieni stretta al petto, come la borsa dell’acqua calda quando fuori nevica; come quando non riesci a smettere di ridere che poi quando smetti ti senti spossata, ma appagata. Ci sono giorni in cui sei appagata, non sai perché, ma si sta bene, in quei giorni li.
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Si, lo voglio sapere cosa pensi. Si, anche se pensi male, anche se pensi niente. Lo voglio sapere...