...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

martedì 19 marzo 2013

Arrivederci Amore, ciao, le nubi sono già più in la...

Ciao Roma.
Non mi fai più paura.
L'aereo atterra con una puntualità imprevista.
Siamo già arrivati? Alzo gli occhi dal libro.
Mi sembra di essere appena decollata e siamo già qui. Chiudo il libro, lo stringo forte, trattengo il respiro e guardo fuori dall'oblò sporco di pioggia, di polvere e di vento.
No, aspettate, non sono pronta. Non sono pronta all'aria di Roma, al cielo di Roma, non sono pronta.
Scendere dall'aereo mi costa una fatica sovrumana. Ogni gradino cento lame, Roma ad ogni passo è un po più vicina.
Roma è lì che mi aspetta, l'ho fatta aspettare sei anni, sei lunghi anni di silenzio e di rancori.
Non piangere, stupida. Non piangere adesso, non qui, non oggi, non davanti a loro. Non piangere, stupida!
Oggi Roma ed io dobbiamo fare pace.
A costringerci è proprio l'azienda che da Roma mi ha portato via, ormai nel 2007, che sembra ieri quando ho salutato LUI alla stazione senza sapere che non l'avrei mai più visto. Mai.
Da allora Roma per me è stata un ricordo doloroso, una spina nel mio cuore spezzato, la città che me l'aveva portato via, che ci aveva accolti insieme e che ci aveva separati per sempre.
Quanto ho pianto il giorno del trasloco, quanto ho pianto salutando mio fratello, con la macchina carica di piatti e lenzuola, di sogni di un lieto fine che credevo di meritare. E lo sapevo che era una cosa passeggera, che ci sarei tornata al paesello, non sapevo quando, non sapevo come e perché ma sapevo che sarei tornata insieme a LUI. A LUI, che per LUI ho lasciato il paesello, per accompagnarlo ad inseguire il suo sogno, per LUI che se non sono morta per colpa sua, dopo quello che mi ha fatto, che per colpa sua troppe notti mi sono svegliata con la paura che quel dolore non se ne sarebbe mai andato...LUI, che ha reso Roma mi acerrima nemica, LUI, che a Roma è nato e cresciuto, che me l'ha fatta esplorare e scoprire, e amare. Che se posso respirare, oggi, a Roma, è solo perché ho la certezza che LUI non ci vive più, che non cammina per quelle strade, che non corro il rischio di scorgere la sua schiena, mentre il taxi corre veloce verso l'albergo.
Scaccio il pensiero, chiacchiero, sorrido a profusione, stringo mani.
Il meeting mi avvolge nelle sue luci inaspettate, nella sua programmazione fitta di impegni, di conferenze, di discorsi da scrivere, da leggere, di premi da ritirare.
Il meeting mi gratifica. Mi dividono da Roma pochi centimetri di cemento, quei muri che sembrano restringermisi addosso, quando smetto per un attimo di ascoltare un capo assorto nel suo discorso sullo scostamento dal budget e realizzo che sono lì, che sono a Roma.
Roma svela i miei fantasmi, libera gli scheletri nascosti negli armadi e li rivela prepotente, rendendomi piccola e vulnerabile.
E così grazie a Roma, o per colpa sua, per la prima volta trovo il coraggio di scrivere di LUI, del ricordo di LUI che ormai accarezzo amorevolmente, che la rabbia è svanita, il rancore ha lasciato il posto alla tenerezza delle immagini dei giorni felici, delle passeggiate a Sabaudia, dei suo occhi grandi e dei suoi capelli ricci, sempre bagnati.
L'aereo decolla puntuale. Sospiro.
La resa dei conti. Abbiamo chiuso la partita rimasta in sospeso anni fa, Roma ed io, ed ora torniamo civilmente amiche. Ci tornerò forse un giorno, con un nuovo amore, magari, con altre gioie, forse, che cancelleranno i brutti ricordi e renderanno le cicatrici meno evidenti.

Quando arrivo a Torino è notte, Roma è ormai un ricordo, come LUI, ormai un ricordo lontano.
Arrivederci AMORE, ciao, le nubi sono già più in la...


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3 commenti:

  1. Amo talmente tanto Roma che mi fa strano leggere di qualcuno che prova sentimenti opposti.
    Ma è bello così. Litigare con una città e volere cancellare i ricordi per poi tornarci e fare pace.
    Magari, un giorno ci torni e sarà una storia nuova. Più bella. ;)

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  2. Anche io Roma, anche io un odio irrazionale e un'amara certezza di non vedere più lui.
    Lava via il superfluo e lascia che gli occhi istintivamente se ne innamorino ancora, se riesci: è così bella. E così infida, lo so... :)

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Si, lo voglio sapere cosa pensi. Si, anche se pensi male, anche se pensi niente. Lo voglio sapere...