Cinquecentomila sfumature di qualunque colore siano, purché siano cinquecentomila o giù di li. Di più si, di meno difficile.
Cinquecentomila sfumature, le nostre, non certo le loro.
No. Perché gli uomini sono monocolore, bicolore al massimo.
Sono bianco o nero, si o no.
Va bene va male.
Mare o montagna.
Carne o pesce.
Bello o brutto.
Noi siamo grigio, grigino, grigetto, grigiastro. Siamo benino, malino, benone, malissimo. Siamo mare, montagna, prima mare poi montagna o il contrario, forse...siamo Sushi, siamo indecise anche su come vogliamo il caffè al mattino.
E pateticamente pensiamo che per gli uomini sia lo stesso.
Nonècosi.
Loro se dicono no, state certe che no è esattamente quello che volevano dire.
Se una donna dice no è probabile che intendesse dire una qualunque delle parole contenute in un intero dizionario, escluso no, ovviamente.
Quindi basta chiederci cosa intendeva quando nel messaggio ha scritto: "ciao come stai?", perché non ci sono risvolti strappalacrime dietro ad un "ciao come stai" se non l'interesse (forse nemmeno quello) a sapere come stai...
Non ci sono tattiche, dietrologie, cose dette in un modo per intenderne un'altro.
Come per la regola numero 1: se un uomo vuole fare una cosa la fa, anche la numero 2 ha un imperativo: il significato di ciò che dice un uomo è esattamente quello che gli esce dalla bocca, che sia una frase sconnessa, che siano presenti o meno i congiuntivi, che dica GLI al posto di LE, che sia un rutto, una parolaccia o una dichiarazione d'amore, quello è esattamente ciò che voleva dire in quel momento.
E noi a scervellarci per capire perché ha detto X quando certamente voleva dire Y, perché noi lo conosciamo bene, con noi è diverso, se dice X a tutte è solo ed esclusivamente perché solo a noi vorrebbe dire Y, ma è una tattica, la sua, dice X anche a noi per confonderci, per depistarci, per metterci alla prova, perché è confuso, spaventato, perché gli piacciamo troppo, perché bla bla bla bla.
Chenoia.
Chenoia.
Chenoia.
L'ho fatto anche io, l'abbiamo fatta tutte, almeno una volta, l'analisi logica e grammaticale di un sms. Ne abbiamo tratto il senso che ci faceva stare meglio o che faceva meno male per poi accorgerci di aver cannato in pieno. La soluzione era lì, davanti ai nostri occhi e bastava leggerla senza tradurla in femminese, che gli uomini non lo parlano il femminese e ne ho conosciuti ben pochi che avessero seriamente intenzione di farlo.
Le donne sono strane, la loro conclusione. Anche la mia, in fin dei conti...come dar loro torto?
Prestiamo il fianco, ci foderiamo gli occhi di prosciutto e poi piangiamo al l'ennesimo colpo al cuore dell'ennesimo stronzo.
E che sia chiaro: gli stronzi ci sono e se sono al mondo avranno anche una loro utilità, come i paguri bernardi, gli stercorari e gli acari della polvere...
Non incolpo noi donne dell'esistenza degli stronzi. Io ne ho una bella collezione all'attivo.
Incolpo noi donne della reiterazione del loro reato.
Perché se un uomo è stronzo e fa lo stronzo ci sta a cascarci una volta.
Perché se lo stronzo è stronzo la prima volta è colpa sua, dalla seconda volta in avanti è colpa nostra...
Ok, concediamogli una seconda possibilità che non la si nega a nessuno...
Se è stronzo una seconda volta è ancora colpa sua che è uno stronzo, ma se è stronzo una terza?
.....
...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.
giovedì 14 febbraio 2013
mercoledì 13 febbraio 2013
San Valentino, amico mio.
Ci sta, come la granita ad agosto, come il panettone a Natale e la colomba a Pasqua, come i pop corn al cinema, come lo smalto coordinato mani-piedi, come i boccoli per un'occasione speciale ed i pigiamoni di felpa a dicembre.
Ci sta, un post su San Valentino, ci sta.
Da me dovevate aspettarvelo.
L'astuta ricorrenza è alle porte ed io, come sempre, l'aborro, la disprezzo, la schifo e la odio.
Niente di nuovo, ovviamente.
L'astuta ricorrenza è alle porte e stranamente la cosa non mi rende triste come è successo in passato.
Forse perché per la prima volta riesco a vederla per l'astuta ricorrenza che è, perché per la prima volta sono sola per scelta e non per riflesso ad una scelta altrui...o ad una non scelta, che è poi lo stesso.
Domani mi faccio un regalo.
Domani me ne vado dall'estetista, mi collego ad asos e mi compro la cosa più glamour ed inutile che trovo.
Sono io la mia Valentina quest'anno.
Sono le amiche con le quali ho passato un meraviglioso week end a Barcellona.
Il mio cane è il mio Valentino.
Il mio papà è il mio Valentino, che negli anni in cui mi sentivo triste arrivava a casa con un regalino per me.
San Valentino quest'anno è un amico, dopo anni di lotte, di rancori ed inimicizie, se come ogni anno la ricorrenza in se mi fa venire un po di orticaria, San Valentino non mi sta poi così sul culo.
Quest'anno Valentino azzarderò a chiamarti amico, chissà che porti bene...
Ci sta, un post su San Valentino, ci sta.
Da me dovevate aspettarvelo.
L'astuta ricorrenza è alle porte ed io, come sempre, l'aborro, la disprezzo, la schifo e la odio.
Niente di nuovo, ovviamente.
L'astuta ricorrenza è alle porte e stranamente la cosa non mi rende triste come è successo in passato.
Forse perché per la prima volta riesco a vederla per l'astuta ricorrenza che è, perché per la prima volta sono sola per scelta e non per riflesso ad una scelta altrui...o ad una non scelta, che è poi lo stesso.
Domani mi faccio un regalo.
Domani me ne vado dall'estetista, mi collego ad asos e mi compro la cosa più glamour ed inutile che trovo.
Sono io la mia Valentina quest'anno.
Sono le amiche con le quali ho passato un meraviglioso week end a Barcellona.
Il mio cane è il mio Valentino.
Il mio papà è il mio Valentino, che negli anni in cui mi sentivo triste arrivava a casa con un regalino per me.
San Valentino quest'anno è un amico, dopo anni di lotte, di rancori ed inimicizie, se come ogni anno la ricorrenza in se mi fa venire un po di orticaria, San Valentino non mi sta poi così sul culo.
Quest'anno Valentino azzarderò a chiamarti amico, chissà che porti bene...
domenica 10 febbraio 2013
La mia Barcellona
La mia Barcellona Profuma di muffin, di pancakes e di birra.
La mia Barcellona ha il suono fragoroso delle risate, il rumore dei tacchi sulla strada, delle gambe stanche che si trascinano, dei bicchieri che tintinnano un Brindisi, l'ennesimo.
Ha il colore rosso del rossetto più rosso, che tanto dura poco, se continui a bere dalla bottiglia.
Dopo la mia Barcellona Dovrei dormire, dopo il mio weekend a Barcellona, ma non riesco.
Sono stanca, ma la stanchezza non vince le emozioni che mi confondono, si mescolano con i ricordi ancora troppo recenti, con la tristezza consapevole di chi sa che passerà troppo tempo perché lo si possa fare ancora, sono stanca e troppo triste, sono stanca e troppo felice, sono stanca e già Barcellona mi manca.
Amiche che si ritrovano per festeggiare una di loro che si sposa. Che già questo basta a sconvolgere un po' la vita, se ci si ferma a pensare: LEI si sposa e se nella sostanza non cambia niente, forse proprio nella sostanza cambia tutto. E quindi le si organizza l'addio al nubilato pensando a cosa si vorrebbe per se.
Barcellona e VOI, ragazze.
Yo no soy la novia, ma non potevo comunque chiedere di meglio.
La mia Barcellona ha il suono fragoroso delle risate, il rumore dei tacchi sulla strada, delle gambe stanche che si trascinano, dei bicchieri che tintinnano un Brindisi, l'ennesimo.
Ha il colore rosso del rossetto più rosso, che tanto dura poco, se continui a bere dalla bottiglia.
Dopo la mia Barcellona Dovrei dormire, dopo il mio weekend a Barcellona, ma non riesco.
Sono stanca, ma la stanchezza non vince le emozioni che mi confondono, si mescolano con i ricordi ancora troppo recenti, con la tristezza consapevole di chi sa che passerà troppo tempo perché lo si possa fare ancora, sono stanca e troppo triste, sono stanca e troppo felice, sono stanca e già Barcellona mi manca.
Amiche che si ritrovano per festeggiare una di loro che si sposa. Che già questo basta a sconvolgere un po' la vita, se ci si ferma a pensare: LEI si sposa e se nella sostanza non cambia niente, forse proprio nella sostanza cambia tutto. E quindi le si organizza l'addio al nubilato pensando a cosa si vorrebbe per se.
Barcellona e VOI, ragazze.
Yo no soy la novia, ma non potevo comunque chiedere di meglio.
domenica 3 febbraio 2013
Amo.
Il caffè latte con i biscotti, occupare tutto il letto e abbracciare il cuscino. La vista delle montagne dal balcone della camera da letto. L'odore di Ridge, anche se puzza un po', e le feste che mi fa quando torno a casa. Stare affacciata al balcone, anche quando non c'è una vista speciale, stare li, a ciondolare guardando nel vuoto. Le carezze in testa, i massaggi ai piedi, i massaggi alla schiena, i massaggi al collo, i massaggi. Il profumo di lavanda, le unghie dei piedi con lo smalto rosso, le gonne lunghe. Lo spezzatino con le patate, la pizza con la mozzarella di bufala. La passeggiata con Ridge dopo cena, se viene anche la mamma. Il rumore dei tasti sulla tastiera del pc. Il colore grigio, ma anche il rosa. Le persone accomodanti, quelle curiose, quelle spiritose. Le fragole, le pesche, la tisana alla malva, le candele alla vaniglia. L'ikea, il cinema, i sandali, le terme. Il rumore della pioggia. I capelli che profumano di shampoo, chanel coco mademoiselle. Whatsapp, le fotografie in bianco e nero, i fumetti di topolino, l'odore dei libri nuovi. Robbie Williams, il rossetto rosso, Isabel Allende e Niccolò Ammaniti. Le pochette colorate e le maxi borse per la spiaggia, il piegaciglia, Grey's Anatomy, la bonarda ed il crodino con il Martini bianco. Jake Gyllenhaal, le luci di Torino e le persone che si fermano un attimo a coccolare i cani. Leggere, chi legge, scrivere e chi scrive. I tulipani, le piante grasse, i castelli ed i palazzi antichi. Le gite della domenica. Le domeniche nel letto. I pois, i blazer, le camicie di seta. La meringata, il caffè macchiato caldo, il succo alla pesca. Il cioccolato bianco. Lo yoga. La balance board...
To be continued...
To be continued...
Il decalogo dell'amore, divagazioni
Dovrei proseguire sulla via prepotentemente intrapresa e scrivere il "decalogo dell'amore", ma non so tutto sugli uomini, delle volte, anzi, molto spesso mi sorprendo della mia ignoranza, quindi mi fermo, faccio un passo indietro e ci rifletto su.
Ieri mi é stato detto, da un uomo, ben educato, gentile, galante...ovviamente non Figo come sempre accade in questi casi, mi é stato detto che la condizione sociale nella quale versa il nostro paese si riflette sui rapporti di coppia.
Perché chi accoppiato lo è già, ci resta. Chi non lo è, lo evita.
O lo eviterebbe, per dirla secondo la sua teoria.
Perché i soldi mancano ed a mettersi con una persona ci vuole impegno, anche concreto e di questo gli uomini hanno paura.
Ecco, non lo accetto, io questo non lo accetto.
Questi sono i tipici alibi da femmina, siamo noi donne che giustifichiamo cosa un uomo fa o non fa, sempre e comunque e talvolta anche in modi incredibilmente fantasiosi, che riescono spesso a stupirmi oltre che a farmi incazzare con il genere femminile tutto.
Niente alibi, di grazia.
Che non se ne può più di queste storie.
Gli uomini hanno paura? No, ma di cosa, si può sapere, per gentilezza?
Dichecosaavrannomaipaura...
Ce li mangiamo, forse?
Ecco, io non mangio nemmeno i biscotti, per paura di ingrassare e secondo voi mi mangio un uomo...che con il culo che c'ho io mi prendo pure quello andato a male.
Aboliamo la teoria dell'uomo fifone.
Uomini smentitemi.
Volete essere o no il sesso forte?
Ma davvero quando due amiche escono il sabato sera per bere una cosa, al rientro a casa, sconsolate perché in giro c'è sempre la solita gente, bruttina, pure; possibile che la giustificazione alla penuria di uomini interessanti sia da imputare alla crisi economica?
Gli uomini, che grazie al cielo non sono tutti uguali, se non vogliono impegnarsi, da quel che ne so io è solo per una ragione: non vogliono impegnarsi...
Il mondo è pieno di uomini felicemente fidanzati, infelicemente fidanzati ma fidanzati comunque, innamorati, abituati, pigri o diplomaticamente contenti così...il mondo é pieno di uomini che almeno apparentemente sono in grado di impegnarsi e non sono tutti notai, calciatori, medici o avvocati, sono operai, magazzinieri, manovali, studenti, ricercatori.
La crisi c'è, ma con l'amore non c entra un cazzo!
Punto.
Ieri mi é stato detto, da un uomo, ben educato, gentile, galante...ovviamente non Figo come sempre accade in questi casi, mi é stato detto che la condizione sociale nella quale versa il nostro paese si riflette sui rapporti di coppia.
Perché chi accoppiato lo è già, ci resta. Chi non lo è, lo evita.
O lo eviterebbe, per dirla secondo la sua teoria.
Perché i soldi mancano ed a mettersi con una persona ci vuole impegno, anche concreto e di questo gli uomini hanno paura.
Ecco, non lo accetto, io questo non lo accetto.
Questi sono i tipici alibi da femmina, siamo noi donne che giustifichiamo cosa un uomo fa o non fa, sempre e comunque e talvolta anche in modi incredibilmente fantasiosi, che riescono spesso a stupirmi oltre che a farmi incazzare con il genere femminile tutto.
Niente alibi, di grazia.
Che non se ne può più di queste storie.
Gli uomini hanno paura? No, ma di cosa, si può sapere, per gentilezza?
Dichecosaavrannomaipaura...
Ce li mangiamo, forse?
Ecco, io non mangio nemmeno i biscotti, per paura di ingrassare e secondo voi mi mangio un uomo...che con il culo che c'ho io mi prendo pure quello andato a male.
Aboliamo la teoria dell'uomo fifone.
Uomini smentitemi.
Volete essere o no il sesso forte?
Ma davvero quando due amiche escono il sabato sera per bere una cosa, al rientro a casa, sconsolate perché in giro c'è sempre la solita gente, bruttina, pure; possibile che la giustificazione alla penuria di uomini interessanti sia da imputare alla crisi economica?
Gli uomini, che grazie al cielo non sono tutti uguali, se non vogliono impegnarsi, da quel che ne so io è solo per una ragione: non vogliono impegnarsi...
Il mondo è pieno di uomini felicemente fidanzati, infelicemente fidanzati ma fidanzati comunque, innamorati, abituati, pigri o diplomaticamente contenti così...il mondo é pieno di uomini che almeno apparentemente sono in grado di impegnarsi e non sono tutti notai, calciatori, medici o avvocati, sono operai, magazzinieri, manovali, studenti, ricercatori.
La crisi c'è, ma con l'amore non c entra un cazzo!
Punto.
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