...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.
venerdì 14 novembre 2014
lunedì 13 ottobre 2014
informazioni di servizio, annunci e cose varie.
Amici
mi sposo.
Eravamo a Venezia per il mio compleanno e io fotografavo il ponte dei sospiri perchè sono GiapponesAdentro.
Ero li che scatta e scatta ed RR tira fuori un pacchettino e con tutto il romanticismo che può dice: "vabbè, già che siamo in vena di sospiri"...
Abbiamo scelto la prima settimana di settembre 2015. Siamo in largo anticipo, lo so, ma sapete anche voi quanto io sia maniacale quindi un matrimonio in pochi mesi no, non fa per me. Mi serve tempo, per organizzare, pensare, gestire...realizzare.
Si, sono felice.
Sono stata mesi difficilissimi e questa notizia arriva inaspettata ed imprevista.
Perchè io non mi ci sono mai vista con l'abito bianco in una chiesa gremita di gente che mi fissa O_O....
Ed è proprio quello che farò, invece: il matrimonio tradizionale con tanta gente tanti fiori e il vestito bianco.
Non so che anno mi aspetta, tra preparativi vari e mal di pancia dati per scontato...
ma so che vita mi aspetta e non vedo l'ora di iniziare a viverla.
martedì 5 agosto 2014
Quando meno te lo aspetti.
Succede.
Ci sono cresciuta a pane ed a "quando meno te lo aspetti" buttati li a caso, a cazzo dai, si a cazzo, ad una adolescente con le sopracciglia brutte ed il cotone nel reggiseno taglia 1 -ma per compassione-.
Quando meno te lo aspetti darai il tuo primo bacio.
Quando meno te lo aspetti arriverà la proposta di lavoro ideale.
Quando meno te lo aspetti incontrerai il principe azzurro.
Quando meno te lo aspetti arriverà un figlio...
Quando meno te lo aspetti è la frase più inflazionata del mondo.
È un po come dire "quanta pioggia eh?" allo sconosciuto in ascensore. Ed è un po come sentirsi rispondere "d'altra parte è così...".
D'altra parte è così, quando meno te lo aspetti qualcuno te lo dice.
Passi la vita a detestare che te lo si dica e poi d'improvviso realizzi che la tua vita è tutto un susseguirsi di sequenze inaspettate.
Così funziona davvero, che quando meno te lo aspetti?
Sembra una frase da niente, ma oh, ci è chiaro quanto è controversa al suo interno? Quando meno te lo aspetti: non te lo aspettare troppo -quello che aspetti- perché quando smetti di aspettarlo quello che aspetti arriva.
Quindi aspetto? Non aspetto? Fingo di non aspettare di aspettare?
Aspetto di non aspettare.
Come la giri, va li o va la, qui è sempre tutta una questione di aspettative e che mi piaccia o no devo imparare a conviverci. O le vinco o le accetto.
Sono ancora con le mani immerse nella dolcissima marmellata che è la mia storia con RR. Che non è più una storia, ma la vita. Sono così assorbita dalla mia vita con RR che rischio di dare per scontato che ogni volta che lo guardo e lui non vede, il cuore perde un battito perché lui sta con me, a dispetto di tutto mi tiene la mano, la notte avvinghia sempre un piede al mio, anche quando mi volta le spalle.
E poi Ci sono volte in cui invidio.
Mi sono ri-scoperta ad invidiare ed è stata una cosa nuova, travolgente e devastante.
È stato brutto ed io sono stata bieca.
E farci i conti dopo è stato faticoso ed umiliante. E l'arbitro di me stessa ero solo io e si sa che siamo i giudici più inclementi.
Ho scavato a fondo dentro di me, è un continuo lavorare lento per arrivare ad accettare che la felicità degli altri non toglie a me il pezzo di felicità che mi spetta -e mi aspetta-, per comprendere che fuori da me c'è un mondo che ha lo stesso diritto che ho io ad essere felice tanto quanto io ambisco ad esserlo.
Chi prima, chi dopo: quando meno te lo aspetti...
Non ho riletto, non ho controllato la punteggiatura. Ho scritto come se stessi parlando allo specchio ed ho scelto per il tasto pubblica. Mi perdonerà che rabbrividisce per il mio italiano e chi perché ho invidiato e non si fa.
lunedì 23 giugno 2014
La regina delle SegheMentali
"tu ti fai troppe paranoie".
Una frase detta così, sabato sera, con in mano una birra, mentre io sgranocchio patatine su di un prato, con la musica in sottofondo.
Forse Lei mi conosce poco e da poco, Eppure c'ha preso.
E la cosa mi ha costretta a riflettere sul quanto poco io sia abituata a sentire, a scapito del pensare.
Che sono cervellotica è un dato di fatto. che mi venga anche mal di testa dal rave di pensieri che mi attanagliano, anche. Vorrei sentirmi più libera. Vorrei essere capace di vivere le sensazioni più spesieratamente, senza accanirmi nella ricerca di una motivazione, dove non c'è, o di un perchè, di un fine ultimo o di un percorso esatto.
Vorrei sentirmi su un materassino gonfiabile, in mezzo al mare, con gli occhi chiusi, in balia della lieve corrente di una mattina di agosto.
Invece serro i denti ed al mattino mi sveglio contratta e stanca. rimugino sulle cose come non ci fosse una via d'uscita. Un passo alla volta, io mai.
Non so vivere l'oggi senza un occhio -forse anche due- al domani.
E non mi godo l'attimo, seppur bello, quando il domani mia angoscia.
Le mie amiche mi chiamano "la regina delle SegheMentali" fin da quando c'era il 2 davanti alla mia età, con la coscenza che lo ero anche quando davanti c'era l'1... ed anche se io quella corona e quello scettro forse non li vorrei, non posso fare a meno di ammettere che si, lo sono e non so come liberarmi del titolo e del fardello che ne consegue.
Così eccomi qui, in piena paranoia, a cercare di costrurmi una via di fuga dalle parole che mi si affollano in testa.
a sforzarmi di mettere un piede dietro l'altro per superare tutto questo, trattenendo la tentazione di mettermi a correre più veloce che posso per lasciarmi tutto alle spalle e raggiungere quel posto li, così lontano, dove la mia mente è già arrivata da un po.
In costante lotta con la regina che è in me, pronta ad abdicare, sogno una nuova me, capace di prendere le cose come vengono, senza costrutti e senza aspettative.
Sperando che un giorno io sia capace di vivere senza fare liste, senza trasformare i sogni in progetti ed i progetti in ossessioni.
Regina di un regno che non sento mio, investita di un titolo che mi soffoca, alla ricerca di una Giulia concentrata sul "dimmi cosa senti, non cosa pensi..."
mercoledì 4 giugno 2014
ditemi perchè, ditemi come.
torno a scrivere e mi sforzo di trovare l'argomento più frivolo reperibile nel catalogo degli argomenti frivoli.
Perchè ne ho bisogno.
Quindi, io voglio -si voglio- iniziare a correre.
perchè ne ho bisogno, perchè fa bene, dicono, perchè voglio diventare una di quelle che dicono che correre e fighissimo ed alzarsi al mattino per farlo è ancora più figo.
Ditemi come si fa, mi alzo alle 6,30 e vado?
e sopratutto, ditemi perchè?
voi che siete super donne e che lo fate, svelatemi i vostri trucchi ed i vostri segreti.
c'ho il culo a forma di divano, non va bene!
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