...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

giovedì 6 febbraio 2014

Io odio la convention

Ore 16,46. 
Ricevo una mail e inizia l’incubo: 
“Buongiorno ragazzi, Abbiamo bisogno della vostra presenza per realizzare il contributo da presentare a Roma, in occasione della convention del 19 marzo. Vi aspetto in ………………………………martedì 11/2 alle ore 13.00.... Maschietti con cravatta e femminucce carine come sempre....” 

Uno dei capi ci convoca a Torino, in sede centrale, per realizzare quello che io temo (ma è quasi una certezza) essere un video di noi in versione ridicola che verrà presentato alla suddetta convention a Roma. 
Togli che la convention inizierà alle 10 del mattino e che per noi è prevista la trasferta in giornata, con sveglia alle 3 di notte, partenza da Caselle alle 6 del mattino e rientro in nottata, che sarà una sfacchinata immane, avrò i piedi sanguinanti e sarò stravolta…
 Togli che non so per quale ragione l’azienda considera tutto questo un “premio” riservato a pochi eletti, dei quali faccio fortunatamente parte.
 Togli che gliel’ho detto, io, al mio capo, che accetterei più volentieri un premio in denaro…e forse accetterei più volentieri anche un premio in punizioni corporali. Tolto questo, sono disperata. 
Ed è In preda alla disperazione, compongo il suo numero sul cellulare aziendale: 
GIULIA:“pronto, Bruno?” 
CAPO:“eh” ….silenzio…..
CAPO:“cosa devi dirmi di grave?” GIULIA: “Bruno, tu mi odi?” 
CAPO: “Non ancora, perché?” 
GIULIA: “volevo capire se la mail di convocazione era frutto di odio” 
CAPO: “abbiamo solo scelto le colleghe più telegeniche” (sfotte, il bastardone!) GIULIA: “Si, vabbè, ti avverto: sono stonata e non so ballare” 
CAPO: “ Eh, ma infatti il filmato deve essere comico, altrimenti mica sceglievamo te!” (spiritoso!) 
GIULIA: “ecco perfetto, grazie. Ora posso andare a casa a piangere”
CAPO: “no, ma resta pure in ufficio a piangere”

Convention fissata per il 19 marzo a Roma.
Pioverà a secchiate. Sicuro. 
Devo trovare:
A: scarpe abbastanza comode per non volermi staccare i piedi a morsi, o in alternativa,
B: borsa grande abbastanza da contenere un paio di all star, ma non troppo ingombrante.

Sono disperata. Vi farò sapere cosa mi aspetta, quale sarà la mia parte nel video e quante lacrime (in ettolitri) avrò versato per allora. 
Una cosa è sicura: io odio la convention!

7 commenti:

Si, lo voglio sapere cosa pensi. Si, anche se pensi male, anche se pensi niente. Lo voglio sapere...