...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

sabato 21 settembre 2013

Quando si diventa grandi

O forse il titolo dovrebbe essere: quando si diventa grandi?
Si perché c'è una bella differenza tra l'ammettere di esserlo ed il chiedere a se stessi se lo si è diventati.
Ed è così che lunedì ho comprato casa. 
Anzi, lunedì ho comprato un debito. Trentennale.
Tra trent'anni avrò anche la casa che si accompagna al debito.
Ed il bello è che l'ho amata, vissuta, ho pianto rannicchiata in ogni angolo di quella casa, ho dormito su quel divano sogni beati ed incubi e poi mi sono trascinata a letto, alle 5 di mattina, per quel corridoio così famigliare, fino a quel letto ed a quel piumone che tante volte mi ha fatto da bozzolo.
Ho scelto di farla mia dopo 6 anni che già lo era.
E ho scelto di farla mia nel modo più rappresentativo.
La ristrutturazione del mio nido è stato il makeover più intimo che io abbia mai fatto, mille anni lontano dal più drastico taglio di capelli, ogni mobile, piastrella, rubinetto di ogni bagno è mio come non ho mai posseduto nulla oltre a me stessa ed è stato scelto perché mi facesse sentire a casa come solo quella casa potrà mai fare.
Ora che quella casa è mia davvero la lascio ad una ragazza carina. Ha un cane, anche lei. E quella casa ha bisogno di un cane, perché Ridge le mancherà.
Quando è entrata per vederla sul volto le si è allargato un sorriso e ho capito che sarebbe stata lei l'inquilina di quella casa. Gliel'ho detto, che è fatta con amore, che l'ho costruita per viverci e che ogni pezzo di quella casa rispecchia un pezzo di me.
Così si diventa grandi? Facendo delle scelte.
Scegliendo i colori dei muri di una casa che non abiterai mai, più, forse mai più. Decidendo di vivere con l'uomo della tua vita, dei tuo sogni, andando incontro all'ignoto con lo slancio di un'adolescente, chiudendo un capitolo della tua vita così grande che alla fine sei sudata per lo sforzo.
Così si diventa grandi, sapendo che si è fatta la scelta giusta, ma non riuscendo a resistere...che ogni volta che si passa lì sotto lo sguardo sale fino a quel balcone al terzo piano, sulla bocca un sorriso e gli occhi pieni di lacrime.
Ciao Via Marconi 11, mi mancherai.


Ecco la mia piccola cucina.

6 commenti:

  1. tra un mese, fingers crossing, anche io avrò un debito trentennale con quattro mura e la cosa mi soffoca un po', ma un po' mi intenerisce e inorgoglisce. ok, io lascio un appartamento che sto odiando con ogni mia fibra quindi non faccio testo... ma ammiro di te il finire un lavoro che hai iniziato per te stessa e che sarà sfruttato da un'altra. a me capitò millenni fa di lasciare un ragazzo e contemporaneamente fargli delle raccomandazioni da sorella maggiore su come si sarebbe dovuto comportare con la mia "erede"... ecco, il parallelo è forzato ma ci sento lo stesso altruismo.

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  2. È in grande passo! Anzio 2: comprare Casa e decidere di lasciare il tuo nido a qualcunaltro per seguire l'uomo dei tuoi sogni :-) buona serata!!!!

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  3. Gran passo, ci credo che ti venga un cicinin di vertigine da 'crescita', però...è anche bello così, sembra un altro tassello che va al suo posto, a completare il puzzle. :-)

    P.S.: ci credo che ti viene il magono a mollare una cucinina così!!!

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  4. 30 anni... brrrr... sì, hai avuto davvero cuore e coraggio!

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Si, lo voglio sapere cosa pensi. Si, anche se pensi male, anche se pensi niente. Lo voglio sapere...