...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

martedì 2 aprile 2013

Contrari e divagazioni

Mi è stato suggerito un post al quale effettivamente non avevo pensato.  
A suggerirmelo il mio compagno di albe, che sa che scrivo,  ma non mi legge, che se mi leggesse saprebbe con quali sensazioni ho vissuto l’alba con lui e non voglio essere così vulnerabilmente esposta.                 
Questo è il mio mondo, il mio rifugio, dove posso essere “io” nel senso più assoluto, dove posso saltare di palo in frasca senza sembrare la solita compulsiva, dove posso scrivere di cose frivole come un trombamico e poi aprire il mio cuore ai brividi di una notte che arriva fino all’alba.
E posso essere protetta da uno schermo che mi nasconde il viso, nasconde le mie lacrime mentre scrivo, nasconde i miei sorrisini, anche, alle volte.
Voi come la vivete, questa cosa del Blog? Cioè, sapere che un amore, un amico, un parente, qualcuno che vi conosce, insomma, vi legge, non vi censura in qualche modo? Vorrei sapere da voi come secondo voi è giusto rapportarsi con un mezzo così potente come la scrittura, quando la scrittura è il mezzo attraverso il quale io mi libero e mi espongo in senso così assoluto e limpido.
Io che mi sono sempre protetta con corazze ed armature, che vivo in assetto da battaglia, con aculei appuntiti ed anche un po’ velenosi…che se ti avvicini troppo c’è il filo invisibile elettrificato che ti respinge, ti respingo io, prima che tu respinga me. Io ho trovato nel blog il mio modo per esprimermi senza paura e per paradosso, sapendo che qualcuno potrebbe leggere la me senza paura, ho paura.
Come si fa in questi casi? Si affronta la paura e ci si espone, immagino. Perché nel momento stesso in cui nasce la volontà di autocensurarsi, in quel momento, per quanto mi riguarda, è la fine del mio blog e lo so che non potrei più scrivere.

Ma sto divagando…è che c’ho pensato, se darglielo o no l’indirizzo del blog, che so che vorrebbe leggerlo ed io non so se è la cosa giusta da fare …
Sto divagando perché effettivamente, quando ha saputo del mio Decalogo dell’amore, del fatto che scrivo cosa NON fare con gli uomini, perché sul cosa non fare sono super esperta, mi ha suggerito anche un “decalogo al contrario”, un vademecum anche per gli uomini, una specie di bignami che spieghi agli uomini quello che sarebbe carino facessero e quello che assolutamente, invece, è da evitare, nei rapporti uomo-donna.
Che sono la solita merda, e la prima cosa che mi verrebbe da dire è : curare l’igiene personale…
Ma vorrei saperlo da voi, vorrei che fosse una specie di sondaggio, dal quale trarre spunto poi per questo vademecum per gli uomini. Mettendo insieme qualche donna e molte esperienze, belle e brutte, credo che ognuna di noi possa dare il suo contributo, magari per un vissuto positivo -tipo: caro uomo fai così che con me ha funzionato-…o di tipo negativo, - tipo: “caro uomo, quando esci con una donna sulla trentina , la prima sera evita di chiederle con quanti uomini è stata nella sua vita e soprattutto evita di dirle che per te se sono più di 5 sono troppi…”- ( e questa è una mia esperienza personale, una delle più fallimentari, forse…)



Quindi direi che “vademecum” work in progress…in attesa di decidere se sono pronta a farmi leggere da LUI….

9 commenti:

  1. sul decalogo devo pensarci su... ma di una cosa sono certa: deve far ridere. non con battute da zelig o barze sui carabinieri...con dell'autoironia, ecco.
    e poi deve evitare di farci scoprire che il suo finissimo eloquio diventa, in nostra assenza, turpiloquio. cioè, se è un tipo "sportivo" come cristonate, che lo sia anche con noi, senza filtri. secondo me è inutile sovrastrutturare e fingersi palati finissimi perchè in me è alta la delusione nello scoprire che lo limito. vorrei avere davanti una persona che non mi considera un inibente!

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    1. Mi piace il concetto di inibente...anche a me non piacerebbe esserlo. Svilupperò l'argomento cercando di dosare la giusta ironia...

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  2. ... ecco, nel frattempo mi son persa quello che volevo scriverti davvero:
    e sì che mi limiterebbe sapere che una mia conoscenza legge il mio blog. nessuno lo legge, difatti. o almeno nessuno con cui ho un rapporto nato prima del blog. anche perchè ci ho scritto cose che non vanno proprio dette... men che mai alle conoscenze! e se vuoi mantenerlo sincero, non farlo leggere... questo è il mio consiglio.

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    1. Leggendo sistematicamente il tuo blog ammetto che lo immaginavo...è una cosa mia e vorrei che rimanesse privata, già troppe persone che mi conoscono lo leggono ed un buona fede intervengono, domandano, sentenziano....

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  3. Ci sono solo due fra i miei amici che sanno del blog e che ogni tanto passano a dare un'occhiata e lasciano anche qualche commento...l'ho detto solo a loro, ma non mi limita affatto perchè tutto quello che c'è scritto, anche che li riguarda, lo sanno già. E sono fra gli amici più intimi che ho, quelli che, semmai un giorno arrivassi a sposarmi, vorrei al mio fianco come testimoni. Però basta, sono loro e stop, ad altri non lo direi, anche perchè poi, come dici bene tu stessa, finirei per non essere più sincera e allora addio blog.

    Per il vademecum...le mie esperienze con l'altro sesso sono sempre state talmente fallimentari che ne avrei bisogno prima io, di un vademecum!!

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    1. Per le esperienze fallimentari: idem...
      Per il blog, anche chi mi conosce e lo legge è gente che sa tutto di me a priori, di quello che scrivo, del mio passato. Ma vorrei mantenere questo mondo privato ai nuovi arrivi nella mia vita, vorrei decidere di scoprirmi poco a poco e se leggessero il blog sarei troppo esposta...

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    2. Condivido, condivido, custodiscilo per te finchè i tempi non saranno (magari) più maturi! :-)

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  4. Io l'ho detto a 4 amiche soltanto. So che finirei per non scrivere più se sapessi che mi leggono in molti.
    I dubbi sul dirlo o meno a "lui" li ho avuti anche io, ma per ora è no categorico. Chissà un domani.
    Sul vademecum lasciamo stare che sono pessima anche io!

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  5. anche le mie amiche più intime lo sanno, una di loro ha un blog che a mia volta seguo assiduamente, ma sono le sorelle che ho scelto per la vita e so che loro sanno già anche quello che non dico...
    con "lui" sarebbe diverso, quindi per il momento, come per te, anche per me è un no categorico...

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Si, lo voglio sapere cosa pensi. Si, anche se pensi male, anche se pensi niente. Lo voglio sapere...