...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

mercoledì 24 luglio 2013

il fondo del barile


Mi succede spesso, negli ultimi giorni, di leggere molti blog, blog di persone che mi piacciono, che mi piace come e cosa scrivono. Spesso non riesco a commentare, il più delle volte perchè l'iphone e blogger non sono sempre in perfetta sintonia...ma leggo, penso, immagazzino e penso, penso...l'ho già detto che penso?

 Sta di fatto che sempre più spesso mi capita di leggere di queste mie amiche, troppo spesso in difficoltà e penso a me, a quella che sono ed a quella che ero.





Cerco di non crogiolarmi dentro questa glassa appiccicosa di nauseante felicità. Cerco di realizzare, con lucido distacco, che questa serenità è un miraggio, al quale tutti aspirano, certo, ma che è scivolosa come una saponetta bagnata. So che il mondo si rovescia in un istante, so che tutto cambia in modo repentino e che spesso i cambiamenti sono violenti più di uno schiaffo in faccia...
quindi mi ancoro, con unghie e denti, a questa sensazione di benessere, trattenendola per me, in me, finchè c'è, confidando che resti.










Ma non è sempre stato così. Ci sono passata, in mezzo alla tempesta.
Tempesta tumultuosa, feroce tempesta.
Ho camminato nel buio, con la sola voglia di dormire per non pensare, per non ricordare, per non sentire quel dolore.
Ho pensato che "non mi sarebbe mai passata".
Ho creduto di  non poter essere felice mai più.
Ho sentito di non avere più speranza.
Ho creduto che fosse tutto perduto.
Mi sono sentita morire, ho sentito quella morsa di dolore in mezzo al petto, ho sentito quella pugnalata al cuore e quel dolore lancinante e maledettamente persistente.
Ho provato a scappare, anche fisicamente, da tutto e da tutti.
Ho creduto che un altro mondo, un'altra vita, mi avrebbero salvata.
Ho pianto fino a non riuscire più ad aprire gli occhi troppo gonfi.
Ho smesso di piangere per lo sfinimento e forse è stato peggio.
Ho odiato sinceramente, più di tutti me stessa, perchè non volevo odiare, perchè non ho mai voluto farmi dominare dalla rabbia e dal rancore.
Mi sono fatta dominare dalla rabbia e dal rancore, nonostante gli sforzi.
Mi sono fatta dominare dalla disperazione,
mi sono fatta dominare dalla solitudine, che mi è sembrata un compromesso accettabile con la mia tristezza.
Mi sono fatta dominare dall'infelicità, mi sono rassegnata ad accettarle, infelicità e solitudine, come compagne della vita che mi aspettavo.
A 30 anni ho toccato il fondo nel modo più bieco, triste, assoluto.
A 30 anni ho visto il buio di una vita che disprezzavo.
E poi sono risalita.




27 commenti:

  1. e poi sei risalita e sei arrivata qui, dove si vede il sole. non una cosa accecante da effetti speciali, ma un sole reale, utile, che illumina il giusto.
    no: un'altra vita non ti avrebbe salvata perché ti saresti portata dietro te stessa nella fuga e niente sarebbe stato completamente diverso. rimanendo, accettando quel buio e lottando per scacciarlo sei tornata.

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    1. vero. ho dovuto combattere i miei fantasmi, ma prima di tutto accettare che non erano fantasmi, che erano reali. Ho brancolato nel buio per un po, cercando la forza di non fuggire ed è proprio come dici tu: mi godo il torpore di questa luce, così piacevole...

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  2. Tu mi dai speranza. Perchè io sono una di quelle che sta attraversando la tempesta. Mi sembra si sia placata e poi ricomincia. Lotto con me stessa e penso che no, non sarò più felice.
    Tu la felicità te la sei guadagnata ed è per questo che sai apprezzarla ed è per questo che te la devi godere. A fondo.

    Un bacio cara

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    1. sarai felice.
      sei felice. La felicità va a tratti, come la disperazione in cui alle volte ci lasciamo scivolare. dopo la tempesta torna sempre il sereno, deve tornare e tornerà.

      ti abbraccio

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  3. mi sono venuti i lucciconi agli occhi leggendo questo post. mi sono sentita un po' tirata in causa. certo è ardito da parte mia, ma mi piace pensarlo.
    E' bello sapere che qualcuno capisce come stai ed è ancora più bello vedere che alla fine si risale. ora ci sono io nel buio. Da tutti i punti di vista. Non è stata mai una vita facile ma in 31 anni di vita non mi ricordo di aver vissuto un periodo tanto nero. Ma si risale, no? prima o poi. Tieniti stretta la tua meritatissima felicità. Sei un'anima bella.

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    1. essì, dai...un po il tuo ultimo post mi ha dato lo spunto per scrivere un qualcosa che avevo in mente da tempo. Ammettere di aver toccato il fondo è il primo passo verso la risalita.
      perchè si rilase, quello è sicuro.
      Tieni duro!

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  4. tu hai scritto cose splendide che mi hanno veramente fatto pensare alla MIA di condizione.
    donna [ora] felicissssssima ed innnamoratisssssssima, che pensava che a lei non sarebbe capitato più il vero amore, che la sua dose di felicità l'avesse esaurita...
    povera me...
    che ingenua a pensare che la vita non avrebbe comunque fatto il suo gioco, ed io sarei stata lì, partecipante orgogliosa!

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  5. io sono "morta" a 28 anni
    ora a 36...ho un marito meraviglioso
    ed una pupa di 3 anni e mezzo spettacolare

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  6. quanta speranza che date :) sapere che altre persone hanno toccato il fondo ed ora sono felici è uno scroscio d'acqua fresca in una giornata di caldo soffocante

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  7. E' per questo che mi piace sempre 'passare da te' e non mi vengono le carie a leggere della tua vita tutta solecuoreamore e zucchero, io, zitellaccia inacidita. Perchè sei passata dal baratro e dalla tempesta prima di approdare sulla nuvoletta rosa, e lo so perchè ho iniziato a seguirti prima dell'approdo, e mi ritrovavo così tanto in quello che dicevi...come non mi stancherò mia di scriverti che la tua storia per me è un faro di speranza, che dal pozzo si può risalire, e tornare/iniziare ad essere felici. :-)

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    1. cara amica, l'approdo è stato faticoso...ma mi sono subito rimessa in mare, per iniziare un nuovo viaggio, che avrà le sue maree ed i suoi maremoti...
      ma chi, meglio di te, sa quanto la vita sia tutta un viaggio?
      alle persone belle come te la vita riserva solo cose belle, io lo so che è così, lo so e basta, ecco.

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  8. la vita è una ruota che gira: ti porta in basso e di colpo in alto, in cima. Basta ricordarselo sempre per apprezzare i momenti di felicità e sapere che anche dal fondo, si è destinati a risalire.;-)

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    1. Sono d'accordo. Questa ruota gira e gira per tutti... Bisogna sapere aspettare, che forse è la cosa più complicata.

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  9. E' proprio per questo che è giusto non sentirsi in colpa per i momenti sereni, vivere ogni attimo sapendo che comunque sia tutto passa, anche i momenti bui. Questo post è uno dei piu' belli e mi piace il messaggio che riesci a comunicare ed è stupendo quando dici di esser riuscita a risalire.
    Un abbraccione

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    1. Grazie Vero, è bello quando con le parole riesci a mandare il messaggio giusto. È bello che il mio sia un po un messaggio di "speranza"...
      Un abbraccio

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  10. Che bel messaggio ci hai voluto trasmettere.
    Io sono una di quelle "fortunate" che quando inizia a precipitare apre gli occhi e torna su, come dal fondo del mare, vedendo il meglio di ciò che c'è intorno a me.. così da non arrivare a toccare il fondo mai, anche se per un pelo.
    Spero per me che sarà sempre così..
    E spero che anche le persone che mi sono vicine imparino a farlo, in modo che si soffra sempre un po' di meno ogni volta.
    Un abbraccio
    Elisa

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    1. Continua così Elisa, la forza d'animo e la positività sono sempre la prima cosa!

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  11. Ti leggo e mi commuovo. E' bello sapere che esiste la risalita. Tu sei un grande esempio.
    Un bacione, Giulietta.

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    1. Sarebbe bello essere un esempio, la verità è che io sono solo un caso...
      È la verità ed anche la speranza, che prima o poi si possa essere tutte "quel caso".

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  12. Mi hai sinceramente commossa! E allora, ti auguro di goderti questa felicità, di lasciarti appicciare dalla sua glassa, che fa sempre comodo averne un pò imprigliata fra le punta delle dita, così da poterla riassaporare nei momenti no...Un bacio

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    1. Grazie, me lo auguro anche io...e conservo impresso nella memoria il sapore di questa felicità, per non dimenticarlo quando ne avrò bisogno.
      Un abbraccio

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  13. Che bello questo post, giravo per blog stasera e ho trovato il tuo!
    Ti chiami anche come me :-)

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    1. Cara omonima, é un piacere la tua visita e felice di aver meritato un commento.
      Torna a trovarmi :)

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Si, lo voglio sapere cosa pensi. Si, anche se pensi male, anche se pensi niente. Lo voglio sapere...